Bussola con scritta outplacement

Outplacement: un supporto in via di sviluppo per il benessere dei lavoratori

Un servizio fondamentale che l’azienda può offrire per il supporto e il benessere dei lavoratori in uscita

L’outplacement è un servizio di ricollocamento professionale offerto ai dipendenti in uscita da un’azienda per esubero del personale, per chiusura di filiali o in caso di riorganizzazione interna. Il supporto fornito da società specializzate in questo ambito consente ai lavoratori di riqualificarsi e trovare nuove opportunità occupazionali, riducendo il tempo di transizione tra una posizione e l’altra.
In Italia, la pratica dell’outplacement ha guadagnato terreno dagli anni ‘80, quando fu utilizzata per la prima volta per supportare i lavoratori in esubero dell’Italsider a Genova.

L’importanza del servizio

L’outplacement non solo facilita il reinserimento professionale dei lavoratori, ma si rivela vantaggioso anche per le aziende e per la società. Da un lato, il servizio allevia il peso psicologico del licenziamento, aiutando i lavoratori a elaborare la perdita del posto di lavoro e a costruire una nuova identità professionale; dall’altro, aiuta le aziende a gestire le crisi in modo più etico e socialmente responsabile, riducendo la conflittualità e migliorando l’immagine aziendale. Sul piano economico, l’outplacement contribuisce a limitare l’impatto della disoccupazione sulle finanze pubbliche: accelerando il reinserimento dei disoccupati, diminuisce la dipendenza dagli ammortizzatori sociali.

Uomo che cammina verso una porta

Dati di riferimento e situazione in Italia

In Italia, l’outplacement ha assunto una crescente importanza a fronte di un mercato del lavoro sempre più precario e segmentato. Negli ultimi anni, il tasso di disoccupazione di lunga durata è aumentato considerevolmente, raggiungendo livelli record per il nostro paese e ponendo molti lavoratori a rischio. Secondo dati ISTAT, nel 2023 il tasso di disoccupazione in Italia ha toccato il 7,5%, quello giovanile il 21% ed è sempre presente una quota rilevante di persone in cerca di occupazione da oltre un anno. Inoltre, la crisi economica e la mancanza di politiche attive efficienti hanno prolungato i tempi di inattività, con un conseguente deterioramento delle competenze dei lavoratori e un aumento del loro rischio di esclusione.

Il servizio di outplacement è quindi cruciale per rispondere alle esigenze dei lavoratori che faticano a ritornare nel mercato del lavoro, in particolare per quanto riguarda gli over 50, categorie più esposte alle difficoltà di ricollocamento. Le misure di outplacement includono formazione continua, bilancio delle competenze, e supporto psicologico, tutti elementi che mirano a sostenere la “employability” dei lavoratori e favorire una piena reintegrazione nel tessuto economico.

Diffusione e prospettive future

Nel contesto italiano, l’outplacement è uno strumento ancora in fase di consolidamento rispetto ad altri paesi europei, dove le politiche di ricollocamento sono più sviluppate e integrate. Tuttavia, grazie a una maggiore consapevolezza da parte delle aziende e a un incremento dell’attenzione verso il benessere dei lavoratori, l’adozione dell’outplacement sta crescendo anche in Italia. L’introduzione di normative più flessibili e orientate alla tutela dei lavoratori e lo sviluppo di reti di sostegno tra imprese, istituzioni ed enti terzi come agenzie per il lavoro, head hunters e psicologi del lavoro potrebbero incentivare ulteriormente la diffusione dell’outplacement.

In prospettiva, il mercato del lavoro italiano potrebbe beneficiare di un rafforzamento delle politiche di outplacement, rendendo meno traumatiche le transizioni professionali e mitigando l’impatto della disoccupazione. L’adozione di approcci come la “flexicurity”, già attuata in paesi come la Danimarca, potrebbe rappresentare un modello efficace, si tratta di un sistema che, unendo flessibilità e sicurezza sociale, accompagna il lavoratore in tutto il ciclo di vita professionale, rendendo più agevole il cambiamento. Un’applicazione più ampia dell’outplacement, integrata con il supporto del sistema pubblico, potrebbe favorire un mercato del lavoro più dinamico e resiliente alle trasformazioni future.

Uomo su una scala che tocca il cielo